Questa é l' e-mail che mi é arrivata ieri da una mia amica italiana trasferitasi a Manhattan (in un grattacielo a pochi isolati dal World Trade Center)due anni fa. Inizialmente mi era stato detto che si trovava fuori città, poi ho ricevuto questo suo messaggio: ve lo riporto così com'é.

Ciao Lorenzo, grazie del messaggio. Penso che ormai anche da voi siano giunte le immagini di quanto sta succedendo qui. Questi sono momenti che sicuramente ricordero' per sempre. Ho visto la scena dal vivo dalle finestre di casa, esplosione compresa. Ieri eravamo tutti sotto shock e soltanto oggi mi sto rendendo conto di quello che e' successo, ma non voglio crederci. La citta' rimane paralizzata: scuole e negozi chiusi, ponti, strade e aeroporti bloccati. La gente e' tutta per la strada, chi in cerca di amici e parenti, chi per prestare aiuto negli ospedali, chi per donare il sangue...Siamo tutti scossi, profondamente tristi e ancora increduli. Io e la mia famiglia per fortuna stiamo bene, ma lo spavento ti assicuro e' stato grande e tuttora io sono piuttosto terrorizzata. Dopo ormai 30 ore il fumo continua a invadere Downtown Manhattan e ora e' arrivato anche qui. Se apro le finestre l'aria e' irrespirabile e nonostante la bella giornata il cielo e' oscuro e l'atmosfera cupa. Comunqu e oggi va meglio, noi siamo piu' tranquilli, per quanto si possa essere tranquilli dopo quello che e' successo, soprattutto sapendo che a due passi da noi migliaia di persone hanno perso la vita. Speriamo almeno che gli Stati Uniti non cerchino una vendetta altrettanto atroce. Contro chi, poi, ancora non si sa. Ma e' difficile credere che l'America rimanga impassibile e decida di non reagire. Certo e' che in questo momento, e dopo tanto orrore, qui a New York si respira un'aria di grandissima umanita' e solidarieta'. Ma la citta' non e' piu' la stessa, senza le torri gemelle. Che brutto momento. Grazie ancora per il tuo messaggio, mi rifaro' sentire appena possibile. Un abbraccio, Ilaria.