Forse intervengo in ritardo, ma ho finito di leggere solo adesso, per cui vi chiedo di avere un po' di pazienza, perchè già so che le mie opinioni potranno non essere condivise.
In qualità di cittadino di un paese democratico, mi sento pienamente rappresentato dal governo del mio Paese, che presumo essere democraticamente eletto.
Il mio Paese è membro di una organizzazione (G8) che vede al suo interno rappresentanti di paesi diversi, anch'essi eletti democraticamente.
Tali istituzioni (perchè di istituzioni si tratta) hanno il diritto, come lo ha ogni singolo cittadino, di riunirsi per discutere, e di riunirsi in qualsiasi luogo. E se lo fanno, ritengo sia nell'interesse delle centinaia di milioni di persone che esse rappresentano, se non nell'interesse del mondo intero.
Le forze dell'ordine hanno il dovere di proteggere l'espressione democratica della popolazione, e quindi, di proteggere i suoi rappresentanti, da qualsiasi minaccia, potenziale o reale.
Ciò, secondo me, è sufficiente a giustificare il fatto che il G8 si possa tenere in una città come Genova, che esso non debba essere interrotto a causa delle pressioni, violente o non violente, di una minoranza che in esso non si sente rappresentata, ed infine l'impiego delle forze dell'ordine, armate ed eventualmente coadiuvate dall'Esercito, al fine di consentirne l'incondizionato ed indisturbato svolgimento.
Ciò non significa impedire lo svolgimento di manifestazioni pacifiche ad esso contestuali.
E' necessario, però, che chi intende manifestare si renda condo che è esso stesso il primo responsabile del pacifico svolgimento di qualsiasi tipo di manifestazione, a maggior ragione un corteo come quello indetto dal GSF.
Deve assicurarsi di non annoverare tra le proprie fila elementi violenti, deve denunciarli quando essi si rivelano nella loro follia, e deve isolarli nella tardiva ipotesi in cui essi intervengano a corteo iniziato.

Io ho visto le immagini,sia nelle settimane precedenti al G8, che quelle relative agli scontri, e mi chiedo :

. Perchè i manifestanti sedicenti "pacifisti" si sono preparati allo scontro con le forze dell'ordine? Se io so di andare a manifestare pacificamente, se le autorità me ne hanno concesso l'autorizzazione, se so che non farò nulla per provocare le forze dell'ordine, perchè ho bisogno di preparami allo scontro? Perchè Casarini considera una dichiarazione di guerra la disposizione delle Forze dell'Ordine al fine di proteggere la vita, la libertà e la proprietà altrui dai teppisti guerrafondai, se il suo movimento non rientra in questa categoria?

. Perchè, quando i balordi del BB hanno iniziato le loro nefandezze, il corteo non si è disperso, in modo tale da lasciare in evidenza alle forze dell'ordine solo questi facinorosi? Perchè hanno consentito a questi disgraziati di rifugiarsi nelle proprie fila? Se è vero, com'è vero, che i manifestanti erano più di 200.000, mentre le "teste calde" non erano più di 2.000 (il chè significa un rapporto di 100 a 1), perchè i "pacifisti" non sono intervenuti per disarmare i "teppisti", rischiando magari di prenderle da questi, ma evitando così le cariche indiscriminate delle Forze dell'Ordine?

. Perchè, dopo la tragedia e gli scontri di Venerdì, e dopo l'evidente incapacità, da una parte e dall'altra, di mettere fine agli scontri, Agnoletto & C. non hanno dato un segno di maturità ed intelligenza sospendendo la manifestazione di Sabato? Forse credevano, ingenuamente, che il giorno dopo le cose sarebbero andate diversamente?

. Perchè, nonostante fossero a conoscenza delle devastazioni che stavano avvenendo in periferia, i "pacifisti" non hanno deciso di togliere l'inutile (e lasciatemelo dire, anche un po' deficiente) assedio alla zona rossa per permettere alle forze dell'ordine di essere rischerate laddove ce n'era effettivamente bisogno?

Posso anche essere d'accordo con chi mi dice che le forze dell'ordine hanno esagerato, e non le giustifico se così è stato, ma mi rendo conto che di fronte all'inizio di una guerriglia urbana (perchè di questo si è trattato) forse non potevano reagire diversamente.

Certo, l'organizzazione del Governo ha fallito, ma ancor più hanno fallito quelli del GSF, che da una parte hanno fatto la figura di quattro imbecilli impegnati a scavalcare una rete, dall'altra sono passati da protettori delle frange violente, ed in ultimo (e per loro ciò rappresenta la vera sconfitta) non hanno fatto capire alla maggioranza della popolazione quali fossero gli effetti negativi della globalizzazioni contro i quali essi manifestavano (provate a fare un sondaggio tra i vostri parenti e amici, e poi mi darete ragione).
In ogni caso, considero gli organizzatori del GSF i maggiori responsabili di quanto è successo, proprio perchè sono coloro che hanno dimostrato poca responsabilità, intelligenza e maturità nel gestire gli eventi dei quali erano protagonisti, e tutto sommato poco rispetto negli stessi principi a cui dicono di ispirarsi.

Un'ultima parola per il carabiniere che ha sparato.
Penso che nessuno, nemmeno i giudici militari o civili al cospetto dei quali dovrà comparire, sia in grado di giudicarlo. E vorrei chiedere di tacere a chi lo ha accusato di poco sangue freddo o poco addestramento. Egli era circondato da un branco di assatanati che lo stavano malmenando, a lui ad ai sui compagni (ma li avete visti i sedili della camionetta?), ed è mia opinione che anche il miglior rappresentante delle SWAT in una situazione simile avrebbe usato tutti i mezzi a sua disposizione per conservare la propria vita, ed in sintesi, avrebbe fatto lo stesso.
In ogni caso, quest'evento segnerà per sempre la sua vita, e questa è la pena più grande che questo ragazzo dovrà scontare.
Io, personalmente, lo ringrazio per essersi messo a disposizione per proteggere la nostra e l'altrui libertà.
Per colui che è morto, non provo pena nè rammarico, e considero alla sua stregua coloro che intendono farne un martire di non so quale alto ideale.
Questi sentimenti, per contro, li nutro senz'altro per i suoi familiari, genitori in primis, ai quali non può che andare il mio cordoglio, perchè anch'essi dovranno convivere con il ricordo di un figlio criminale (si chiama ancora così uno che aggredisce con l'intento di uccidere un rappresentante delle forze dell'ordine, vero?) morto di morte violenta.

Mi unisco a coloro che auspicano, per il futuro, il non ripetersi di simili situazioni, in qualsiasi parte del mondo.

Chiedo scusa per l'intervento forse eccessivamente prolisso, così come chiedo scusa se ho ferito qualcuno con le mie parole, ma non è e non era assolutamente mia intenzione. E' solo il mio punto di vista.

Ciao e grazie a tutti.

IronHead out.

[Modificato da IronHead il 23-07-2001 alle 18:22]