Da qualche giorno mi è arrivata sottomano la GIGABYTE p67 UD5, la sorellina della UD7 che è sullo scaffale del giampa, dalla quale si differenzia sostanzialmente per la mancanza dell'nf200 onboard e la presenza di " soli" 3 slot pci-express anzichè 4:
BIOS
UTILITY
MANUALE
PAGINA DEL PRODUTTORE
Non avendo un dissipatore ad aria a disposizione, ho adattato un WB OClab per cominciare a fare qualche prova. Devo dire che son rimasto davvero impressionato, tutto un altro pianeta rispetto ai Lynnfield.
Lasciando il Vcore su auto, la piattaforma è perfettamente stabile con i benchmark che seguono:
come dicevo sono a licquido, con temperatura dell'acqua a 21 °C. Durante il cpu test del vantage ( che è più stressante di quello del 3dm11), la temperatura della cpu non ha mai supertao i 47 °C.
Salendo un pochino con il Vcore fino ad 1,36 volt ( da bios) la piattaforma è RS in tutti i test a 4.5g, devo dire che è una vera libidine, soprattuto pensando ad un PC per daily use.
I limite è stato facile trovarlo, in quanto imposto dall'architettura della CPU. Il moltiplicatore funzionante più alto è il 51. La motherboard permette di impostare il molti fino a 90, ma oltre il 51 il sistema non boota.
Quindi impostando 1,5 volt di vcore:
Con questo voltaggio la temperatura della cpu, durante il cpu test del vantage sfiorava gli 80 °C. Tutto ancora perfettamente stabile, ma non penso sia raccomandabile da tenere in daily use.
Nei prossimi giorni, vedrò fino a dove riuscirò a salire con il bclock.