Come forse sapete, nei giorni scorsi entrambi i miei 2TB HDD conteneti tutta la mia collezione, mi hanno abbandonato, complice il caldo torrido.
Poco male, ho il doppio backup di entrambi, quindi rapida ripartenza.
Purtroppo però, come spesso mi accade, quasi mai esco da un negozio con 'solo' quello che mi serve in quel momento: Per farla breve, oltre ai due drive in sostituzione dei precedenti, mi sono accattato 2 laptop per i pargoli e tutto il necessario per costruire l'NAA 'piramidale' su specifiche di Audiodan, solo con I5-4460T invece dell'I3
Cambio raramente, ma quando lo faccio,...
Montato il tutto, installato Win 8.1 ed Ubuntu, recuperato la ALIX e sono pronto a ripetere le prove del Natale 2013, con l'I5 al posto del pentium (ormai rottamato).
DISCLAIMER:
1. L'alimentatore usato è un SR7 Paul Hynes 12V, che fornisce al massimo 80W, sovrabbondante per la ALIX ma forse al limite per l'I5 (non dovrebbe)
2. Il transport USB è la Alesis IO2 che uso per le misure, certo non il top, quindi quanto ho rilevato va preso solo come riferimento 'relativo' tra le diversi configurazioni, sicuramente la sostituzione della IO2 con un transport di qualità migliore avrebbe un effetto assoluto almeno paragonabile alle differenze riscontrate.
3. Tutte le prove sono state fatte utilizzando squeezelite alimentato dal server Ubuntu con LMS 7.9, il materiale è tutto 44.1/16 nativo ed inviato 'bit perfect' al DAC.
Risultati:
In linea di massima le prove a confronto hanno confermato quanto avevo già rilevato a suo tempo, non che l' i5 suoni esattamente come il pentium (non riesco a fare il confronto a memoria) ma certamente presenta caratteristiche analoghe, in confronto agli altri HW. Nel dettaglio:
Il mac era e rimane il più 'eufonico', mediobasse ed alte in leggera evidenza con leggero effetto 'loudness', buon punch, scena corretta e dettaglio presente anche se non 'spinto'. Colore di fondo 'dorato', leggero senso di compressione nei passaggi più impegnativi. Per i miei figli, questo è il suono più 'vero' (ma temo non abbiano mai sentito suonare uno strumento acustico dal vivo).
L'Alix con Voyage presenta un suono molto scuro, lo sfondo è certamente nero. Qualcuno potrebbe esagerare e definire il suono come 'melmoso', in realtà è certamente quello che appare come il meno veloce tra tutti, i 'dettagli' ad alte frequenza non sono così evidenti e gli attacchi sono sempre corretti, 'gentili' mai sgraziati. Quello che lascia di stucco sono le basse frequenze e le voci 'di petto', per quanto sono verosimili. Il triangolo torna in ultima fila, ma i contrabbassi 'soffiano' ed il diaframma vibra come deve.
O lo ami o lo odi, è il linux sound, dove c'è tutto, ma è come se fosse reso ad un timbro più grave.
L'I5 richiede una doppia descrizione:
Con Ubuntu è quasi indistinguibile dalla ALIX con Voyage, forse appena un pelo più veloce, ma non ne sono sicuro. Il parametro più evidentemente diverso è la resa della scena: La Alix la rende bassa, a partire dal pavimento fino a circa 1,5 mt da terra (per dare un'idea, non ho misurato) mentre l'I5 (come anche il mac) la costruisce a partire da qualche decina di cm da terra ed a tutta altezza. In un caso sei seduto in platea e guardi verso l'alto , nell'altro in un palco o in loggione e guardi giù.
Nessuna differenza di nota in merito a profondità ed estensione laterale.
Con Windows 8.1 (standard, nessun ottimizzatore applicato) siamo agli antipodi. Tutto è più 'asciutto' e veloce, almeno al livello del mac, ma senza 'la doratura'. Non c'è nulla di spiacevole o palesemente scorretto, ma il 'timbro' è diverso, il dettaglio (a frequenze medio alte) è privilegiato, più facilmente distinguibile dal resto del messaggio, gli attacchi sono più veloci e quando serve anche aggressivi e taglienti, ma (almeno per i miei gusti) manca un quid di 'fisicità', di sostegno alle basse e medio basse frequenze. Alcune incisioni anni 80, già compresse e con alti enfatizzati, diventano assai poco godibili.
In questa occasione non ho provato, ma ricordo che nel corso delle prove precedenti, utilizzando JRiver senza e con JPLay la situazione cambiava ed il suono di windows si avvicinava molto a quello del mac, mi aspetto che sia vero anche per l'I5 con win 8.1.
Conclusione (parziale e valida solo per me e nel mio impianto):
L'I5 con Ubuntu è - al momento - la migliore configurazione provata, anche se a mio avviso non giustifica la spesa di sostituzione della ALIX, che comunque esce ancora a testa alta dalla prova (e rimarrà pertanto nel mio secondo impianto).
Come già feci nel 2013, la prova a confronto della soluzione pc con lo SB+ vede l'SB+ ancora vincente, con un suono timbricamente molto simile al 'linux sound' ma certamente più dettagliato e veloce, maggiormente a fuoco, anche se questo può essere dovuto ai limiti della IO2.
E' ovvio che con un transport USB 'migliore' o - ancora meglio - con un DAC 'bulgarizzato' potrei ottenere risultati diversi e quindi arrivare anche a preferire l'I5 allo SB+, così come applicando upsampling, conversione DSD,... forse potrebbe risultare preferibile Win a Linux e probabilmente HQP a squeezelite, chissà.
Certo, potrei provare, con quello che comporta in termini di spesa, tempo e 'svalutazione' degli apparecchi, certamente mi voglio togliere lo sfizio e quindi costruirò/ acquisterò un dac 'bulgaro' da affiancare al DAC 1-20 (non credo arriverò a sostituirlo) ma temo che - in realtà - le cose stiano in modo diverso:
I miei figli percepiscono in modo diverso da me e preferiscono un suono 'diverso' da quello che io prediligo, questo può essere dovuto in parte a cultura (anch'io alla loro età godevo del bum bum) ma in parte anche alle capacità uditive (c'è qualcosa nel mac sound che io non riesco più a percepire? Probabile).
Lo posso affermare dato che tutti ascoltiamo la stessa musica sullo stesso impianto, nella stessa sala, ma se parliamo di impianti ed ambienti diversi, la spiegazione potrebbe essere diversa:
In stanza non trattate, le basse frequenze producono più danni che altro, quindi, in queste stanze, inevitabilmente suoneranno meglio sistemi che le penalizzano a favore delle medio alte, restituendo maggior senso di precisione e dettaglio.
Sarebbe interessante capire se esiste correlazione tra il 'tipo' di suono prediletto ed il 'grado' di trattamento acustico applicato nei diversi ambienti di ascolto.