Il Firmware ed il comando TRIM

Il problema principale delle unità SSD, senza il comando TRIM, è di non poter condividere alcune importanti informazioni sulla cancellazione dei blocchi di memoria con il sistema operativo. Questo avviene quando un dato è cancellato sul disco ma il sistema operativo ritiene questo elemento ancora attivo perché catalogato come importante. Con l'avvento del nuovo sistema operativo Microsoft Windows Seven ed il supporto al comando TRIM ATA, è ora possibile notificare all'unità SSD tutti i dati cancellati nella partizione di sistema. In questo modo sono indicizzati tutti i file non più utilizzati, permettendo di catalogare queste preziose informazioni da inviare come pagine di comando tramite la funzione TRIM al disco SDD; l'unità SSD a sua volta, utilizzerà queste informazioni assieme alla sua logica di controllo per cancellare così tutte le celle non più utilizzate, migliorando in questo modo il suo rendimento nel tempo senza un eccessivo degrado delle prestazioni.

La funzione TRIM, per essere abilitata, necessita che l'unità SSD supporti questa funzione a livello di firmware, oltre a questo è richiesta un’installazione ex novo del sistema operativo. Il comando TRIM opera in modo trasparente rispetto al sistema e solo sulle partizioni attive; è comunque possibile controllare se la sua funzione è attiva tramite una riga di comando.
Per controllare lo stato di attivazione basta eseguire il cmd.exe, nel menu start di Windows, e digitare:


fsutil behavior query disabledeletenotify

Se la risposta equivale a 0 il TRIM è attivo, altrimenti in caso negativo, il valore sarà corrisposto dal numero 1.


Corsair Force F120 & Overprovisioning 5. Firmware & Trim 1

Corsair ha sempre preferito uscire in lieve ritardo sulla concorrenza ma con un prodotto completo anche a livello Firmware. Questo SSD ha un sensore di temperatura reale che, per la prima volta, sembra funzionare correttamente e non con valori statici assegnati a livello firmware. Questi accorgimenti hanno evitato lo spiacevole imprevisto che ha caratterizzato quasi tutte le nuove uscite con controller SandForce che necessitavano, fino all'uscita del primo firmware aggiornato, di disabilitare il sistema di diagnostica S.M.A.R.T.

NextHardware.com sconsiglia agli utenti di utilizzare software per effettuare il Secure Erase su questi supporti, i controller di nuova generazione infatti hanno una parte software piuttosto elaborata ed un comando errato potrebbe rendere inutilizzabile il vostro supporto. Consigliamo quindi di aspettare un tool specifico prodotto dalla casa produttrice.

Per gli irriducibili che non riescono ad attendere o hanno estrema necessità di riportare l'SSD allo stato originale, abbiamo pubblicato un'ottima guida in grado di aiutarvi: Secuirty Erase: How To?